Nella lunga storia dell’uomo su questo pianeta la scarpa ha una storia relativamente recente.
Nata come strumento tecnico per incrementare le capacità di spostamento ha poi assunto la funzione di status symbol.
Nella scarpa del milanese imbruttito infatti l’estetica prevale assolutamente sul lato funzionale: diventa uno strumento di tortura e costrizione che limita notevolmente le capacità di spostamento.
Scivolosissime e rigidissime scarpe di cuoio rendono l’imbruttito un essere vivente in grado di fare pochi e misurati passi ogni giorno. Il tacco 12 dell’imbruttita non solo limita la qualità e la quantità degli spostamenti ma incrementa in maniera esponenziale il fatturato dei reparti traumatologici.
Persino le confortevoli ed ammortizzate sneakers utilizzate per fare Jogging celano enormi rischi: pochi centimetri di gommapiuma fanno credere al jogger occasionale che sia possibile correre sui talloni.
E’ possibile riconoscere questo tipo di illuso mezzo maratoneta della domenica perché corre sempre a gamba tesa facendo un gran rumore ogni volta che il suo piede impatta sull’asfalto.
Il piede , supportato dalla struttura della scarpa, è anche molto più stabile e meno libero di muoversi. Senza il bisogno di stabilizzazione i muscoli propriocettivi del piede iniziano ad atrofizzarsi. Le numerose ossa del piede, supportate dalla rigidità della scarpa, iniziano ad assottigliarsi. La pelle del piede diventa sempre più sottile e sensibile e rendendo sempre più difficile la deambulazione a piedi nudi su terreni irregolari.
Dopo il boom negli anni 80 e 90 delle suole super-ammortizzate anche i produttori si sono resi conto dei danni che hanno provocato e hanno inventato calzature definite “minimalist running”.
Inutile a dirlo che i centometristi professionisti non sono mai caduti in questa trappola visto che i brevissimi contatti che hanno con il suolo coinvolgono solo le punte dei piedi. Le loro scarpe sono leggerissime e non hanno alcun cuscino sul tallone.
Sono pochi gli uomini che hanno mantenuti la sana abitudine di camminare a piedi nudi e sono diventati quasi fenomeni da baraccone, giargianesi DOC: tra questi Barefoot Ted McDonald, Abebe Bikila , Caballo Blanco, Vannino il grande.