Il Natale è ormai alle porte e lo scontro si fa più che acceso: i sostenitori dell’Albero di Natale contro la tribù del presepe.
I primi si identificano ovviamente con i Milanesi imbruttiti doc che scelgono l’eleganza di un albero e la sua flessibilità nelle relative interpretazioni che gli permettono di abbinarsi a qualsiasi arredamento.
Di più difficile collocazione il presepe che necessita di maggior spazio orizzontale ed impegno per la sua realizzazione.
Il giargianese più attento si rivolge a prodotti artigianali di estremo valore e pregio. I pezzi migliori vengono tramandati per generazioni da padre in figlio fino a costituire presepi di dimensioni monumentali. Si registrano casi in cui i presepi occupano tutto lo spazio abitabile della casa costringendo gli occupanti a trasferirsi dai parenti per le festività natalizie.
Tra leggende medievali ed interpretazioni di Vangeli apocrifi si destreggiano gli intenditori che vogliono dare autorità a consuetudini pagane, ma ad oggi nessuna autorità ha ancora risolto la controversia.