Su Netflix il nuovo cinepolpettone criminale romano.

I primi 8 episodi del nuovo serial targato Cattleya sono disponibili su Netflix. Riusciranno ad eguagliare il successo della serie precedete?

Purtroppo il cast, per esigenze di coerenza narrativa, perde i personaggi più carismatici, Samurai, Aureliano Adami e Sara Monaschi solo per citarne alcuni.

Rispetto alla serie precedente risulta ancora più naif e fantasioso. L’idea che 4 ragazzetti possano tenere sotto scacco la politica e la grande criminalità organizzata raggiunge vette inaspettate. La realtà è mistificata e bastano un paio di pistole per controllare politica e criminalità. Le azioni più efferate sono poi sempre giustificate da motivazioni personali di nobile vendetta. Il criminale viene sempre giustificato e lo spettatore è indotto ad identificarsi in questo mondo i cui personaggi sono elevati al rango mitologico. Sicuramente riesce a tenere il pubblico incollato allo schermo come tutte le serie TV per qualcosa che ci si aspetta che debba accadere me che non arriva mai.

Questa serie pretende di giocare e vincere una partita a scacchi usando solo i pedoni. La realtà purtroppo è ben diversa: i pedoni sono gli anelli più deboli del gioco e difficilmente riescono ad attraversare la scacchiera. Il risultato è quello di avvicinare il mondo reale a quello della criminalità in una mistificazione aberrante. Decisamente imbruttito.

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